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Cortisone: a cosa serve, effetti collaterali, ..

La ricerca ha dimostrato che alcuni sono efficaci come terapia antitumorale giacché distruggono le cellule neoplastiche e possono potenziare l’azione della chemioterapia. Si utilizzano soprattutto per il trattamento della leucemia linfatica cronica e acuta, del linfoma di Hodgkin e non Hodgkin, del mieloma multiplo, del carcinoma della mammella e della prostata. L’impiego terapeutico dei farmaci cortisonici spesso genera numerosi effetti diretti anche su quegli ormoni del nostro organismo che hanno struttura simile al cortisone. L’organismo infatti, per risparmiare risorse ed energie, blocca la produzione dei suoi ormoni, riconoscendo i farmaci al posto dei propri ormoni; questo meccanismo di blocco è chiamato in fisiologia controllo a feedback negativo.

A volte la loro assunzione è prescritta in caso di broncopneumopatia cronica ostruttiva . Tra i cortisonici di sintesi piu’ utilizzati ricordiamo il prednisone, il prednisolone, il betametasone, il desametasone ed il fludrocortisone. L’effetto collaterale più frequente è una reazione cutanea nella sede dell’iniezione, l’adalimumab e soprattutto l’anakirna possono provocare anche bruciore. Questi effetti sono di solito modesti, si risolvono spontaneamente e non richiedono la sospensione del farmaco.

Un grandissimo vantaggio dei farmaci biologici è quello che permettono ridurre al minimo l’utilizzo dei cortisonici evitando i ben noti effetti collaterali di tale terapia. Alla luce dei risultati ottenuti ed anche in considerazione della relativa scarsità di effetti collaterali, si sta andando verso un utilizzo sempre più precoce di questi farmaci. Al momento, l’impiego di questi farmaci nell’artrite idiopatica giovanile è riservato a quei pazienti che non hanno risposto in modo soddisfacente alle terapie tradizionali.

In qualsiasi situazione di stress che si verificasse durante questo periodo, è quindi opportuno riprendere la terapia ormonale. Il mabthera inibisce invece l’attivazione dei linfociti B, vale a dire le cellule che producono tutti gli anticorpi e quindi anche gli autoanticorpi. Il farmaco è disponibile in commercio da diversi anni perché viene utilizzato anche nella terapia di alcuni linfomi.

Riduzione del rischio di effetti collaterali da corticosteroidi

Il cortisone – ormone prodotto naturalmente dal nostro organismo – fu scoperto per la prima volta da un chimico americano, Edward C. Kendall. Ciò gli permise di ottenere, insieme al medico statunitense Philip S. Hench e al biochimico polacco Tadeusz Reichstein, il premio Nobel per la medicina e la fisiologia nel 1950 per la scoperta degli ormoni della corteccia surrenale, delle loro strutture e delle loro funzioni. I cortisonici sono utilizzati in terapia per le loro proprietà antinfiammatorie e immunosoppressive. Qualsiasi sia la via di somministrazione è importante ricordare che il cortisone deve essere gradualmente scalato e non sospeso in maniera improvvisa.

Il medico può ridurre il dosaggio gradualmente per consentire alla ghiandola di ripristinare una normale funzionalità. Se la dose viene ridotta troppo rapidamente, è possibile sentirsi stanchi, doloranti e confusi. Il prednisolone (Deltacortenesol®) è un glucocorticoide sintetico ad azione intermedia, ampiamente utilizzato nella terapia di infiammazioni gravi, malattie autoimmuni, reazioni di ipersensibilità e rigetto di trapianto.

Trattamento

A differenza di altri farmaci antireumatici che agiscono solo sui sintomi, questi farmaci sono in grado di agire “all’interno” del processo infiammatorio cioè prima della comparsa dei sintomi. Nausea, vomito, diarrea, malessere, vertigini, febbre ed eruzioni cutanee di lieve entità sono segnalati solo all’inizio del trattamento con Azatioprina. E’ comunque consigliabile farsi seguire da un Nutrizionista esperto, che possa valutare tutti gli effetti prodotti dai corticosteroidi e bilanciare correttamente la dieta, rispondendo alle esigenze del singolo paziente nel modo più appropriato. Senza di loro non riusciremo a contrastare gli effetti collaterali del cortisone.

I FANS sono somministrati in diverse forme, per uso topico in pomate e creme dermatologiche, in compresse per via orale, in sistemi per assorbimento transdermico o in supposte. I cortisonici possono essere assunti tramite compresse, soluzioni iniettabili, spray nasali e orali, creme o lozioni. Il numero di dosi giornaliere e la quantità dipendono da molti fattori , tuttavia è preferibile assumere gli antinfiammatori a stomaco pieno.

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Si tratta di ormoni naturali o sintetici con importanti proprietà antinfiammatorie e immunosoppressive (in grado cioè di influenzare NEGATIVAMENTE l’attività del sistema immunitario) che vengono ampiamente utilizzati in medicina. Nel controllo di alcuni sintomi, i FANS potrebbero essere utili, ma in pazienti sottoposti a terapia corticosteroidea cronica comportano un maggior rischio di complicanze gastrointestinali3-5. Ovviamente, nel paziente sintomatico, la sindrome si risolve riprendendo la terapia interrotta. La sindrome da sospensione è caratterizzata dalla comparsa di un corteo sintomatologico, aspecifico e insieme complesso, nel momento in cui si interrompe un trattamento corticosteroideo ad alte dosi.